Da nord-ovest a sud-est, da San Gimignano e Castellina in Chianti fino ad Abbadia San Salvatore e a Chiusi, la provincia di Siena è costellata da un gran numero di musei, distribuiti tra il capoluogo e i centri minori dell’area. Ben trentacinque di essi appartengono a un sistema unitario che fa capo alla Fondazione Musei Senesi e comprende importanti poli espositivi non soltanto archeologici e artistici, ma anche etnografici, scientifici e naturalistici.
Alcuni si estendono all’esterno senza soluzione di continuità perché sono il cuore di parchi e scavi archeologici, stanno al centro di una città o di un’area mineraria, oppure – come il Museo della Mezzadria di Buonconvento, quello del paesaggio di Castelnuovo Berardenga, quello del bosco di Orgia – hanno per oggetto la storia e la realtà del territorio circostante; tutti senza eccezione conservano opere d’arte, reperti e manufatti di inestimabile valore prodotti nel corso dei secoli da quello stesso territorio.
Quest’ultimo del resto ha conservato in larga misura intatto il suo eccezionale rilievo paesaggistico e culturale, sì da costituire un vero e proprio, enorme museo a cielo aperto. I musei disseminati in terra di Siena non sono dunque strutture a sé stanti; al contrario, sono parte integrante di un contesto fatto di centri urbani, castelli, pievi, ville e case coloniche. Aderendo al tessuto degli insediamenti storici della provincia, insomma, la loro rete è un po’ come una sorta di sistema nevralgico: ogni museo si dirama idealmente in un territorio che a sua volta vi si condensa, arricchisce il sistema del quale è parte e dalla sua appartenenza a esso deriva una sorta di valore aggiunto.
È per rispecchiare e valorizzare tali peculiarità che la Fondazione Musei Senesi, il Lions Club di Siena e la Nuova Immagine Editrice hanno promosso la realizzazione di questa guida. Si tratta naturalmente di un’opera a carattere sintetico, che non ambisce a sostituire le ben più approfondite guide delle quali è dotato ciascun museo, rispetto alle quali svolge piuttosto un ruolo introduttivo. Al tempo stesso, però, si configura come uno strumento prezioso e insostituibile per restituire la profonda unitarietà del sistema museale e territoriale della provincia di Siena.