ll cavaliere in giallo, ovvero Piccola fuga di Guidoriccio

Premessa dell’illustratrice

Alcuni mesi fa mi è stato chiesto di riprodurre in un disegno la celebre Maestà che Simone Martini ha dipinto molti secoli fa nella Sala del Mappamondo del Palazzo Pubblico di Siena, ponendole di fronte Guidoriccio da Fogliano, il condottiero che nella realtà è raffigurato sulla parete opposta.

Riprodurre in piccolo formato un affresco di quelle dimensioni non è come inventarsi una cosa propria: richiede infinita attenzione e moltissimo tempo, anche se non si fa troppo sul serio. Organizzare poi la lieve rotazione necessaria per permettere a Guidoriccio di guardare la Maestà, pur mantenendo fedeltà all’originale che è raffigurato in rigoroso profilo, ha costituito un impegno per chi scrive (che certo non utilizza le moderne tecnologie).

Quindi alla fine, visto il tempo trascorso, io, Guidoriccio e il suo cavallo eravamo molto stressati e abbiamo pensato di trarne un divertimento: un libriccino e una gita al mare. Il paesaggio proposto si colloca in un punto preciso della Riviera Ligure di Ponente (in comune di Bergeggi, Savona), ma il narratore, già piuttosto provato da alcune eccessive libertà che mi sarei presa – a suo dire, s’intende –, non ha voluto saperne di citare la cosa nel testo, così la dico ora di nascosto e poi non se ne parla più (poi, però, al mare c’è venuto anche lui).

L’editrice invece, conoscendo bene quei luoghi che frequentava da bambina, era divertita ed ha avuto piacere di seguire la squadra, dirigendo i giochi.

Quindi pronti a partire!