Questo libro non avrebbe mai visto la luce se non si fosse verificato un evento che può considerarsi a tutti gli effetti eccezionale: il ritrovamento, dopo oltre trent’anni, del Reliquiario dell’abbazia di San Galgano detto di Fròsini, trafugato nel luglio 1989 dal Museo del Seminario (Monteriggioni-Siena). Da questa felice, quanto inaspettata circostanza, è nata l’idea di una pubblicazione interamente dedicata a questo vero e proprio capolavoro dell’oreficeria medioevale. Nella prima parte del libro Enrico Grassini ripercorre le vicende del furto, del ritrovamento, della devozione alle reliquie, ed Elisabetta Cioni, rifacendosi a quanto già pubblicato nel suo volume del 1998, ne propone un’analisi ad ampio raggio nel contesto dell’arte senese, affrontando molti temi, e ribadendo la realizzazione dell’opera - documentata da un ricco apparato illustrativo - nella bottega senese ‘dei Tondi’. Il testo è poi corredato di un’appendice documentaria relativa ai membri di questa importante famiglia di orafi senesi. La seconda parte del libro è dedicata al restauro del reliquiario, resosi necessario per i gravi danni subiti in seguito al furto ed effettuato presso il Laboratorio di Restauro Metalli e Ceramiche dei Musei Vaticani in collaborazione con il Gabinetto Ricerche Scientifiche applicate ai Beni Culturali degli stessi Musei. Un’operazione decisamente impegnativa condotta anche con metodi del tutto innovativi. Si tratta perciò di una tappa di singolare risalto nella storia del restauro di opere di questo tipo di cui si dà conto anche grazie a un’accurata documentazione.