La chiesa di San Pietro a Grosseto
- Autore: a cura di Carlo Citter
- Anno: 2006
- Formato: 16 x 29 cm.
- Pagine: 56 pp., ill.
- ISBN: 88-7145-239-9
Nel 1996, esattamente dieci anni fa, il Rotary Club Grosseto e la Fondazione Berliri Zoppi promossero le due mie pubblicazioni su Grosseto e provincia. In particolare una, Grosseto, Roselle e il Prile, ha costituito la premessa al progetto di archeologia urbana. Oggi inauguriamo una linea di guide sui principali monumenti della città, a posteriori di quel progetto che ha permesso di rispondere ad alcune delle domande fondamentali sull’origine e sullo sviluppo del castello di Grosseto. E oggi come allora non posso esimermi dal ringraziare chi non ha mai smesso di manifestare una concreta sensibilità per la storia locale.
Perché la ricerca senza la divulgazione è muta, ma non possiamo neppure continuare a divulgare un sapere costruito con strumenti oggi non più idonei.
Fra queste due date è maturata l’esperienza dell’Università di Siena a Grosseto, che nel campo dei beni archeologici ha costituito al tempo stesso il punto di arrivo di un cammino dalle radici lontane, ma anche il punto di partenza per un più stretto rapporto fra ricerca, formazione e promozione.
Per questi motivi l’approccio a questa guida è diverso da quello che avremmo adottato anni fa.
I risultati dello scavo della chiesa di San Pietro sono stati così importanti ai fini della comprensione della storia urbana che accanto a una pubblicazione scientifica apparsa l’anno scorso, abbiamo ritenuto necessario fare qualcosa di diverso.
Abbiamo pensato questa pubblicazione per i non addetti ai lavori, anche se non posso escludere “refusi” di tecnicismo dei quali mi scuso in anticipo.
Il cantiere di restauro è stato l’occasione per un’indagine a tutto campo sul monumento romanico e sul sedimento archeologico, condotta, come ormai è consuetudine a Grosseto, in collaborazione fra l’Università e le tre Soprintendenze, senza dimenticare la grande sensibilità mostrata dalla Curia vescovile e dal progettista del restauro architetto Alberto Vero. In questa breve guida vogliamo dare conto non solo dei dati di uno scavo, ma piuttosto di un percorso che speriamo sia solo all’inizio.
Da oggi comincia la fase 2 del progetto Grosseto, estesa fuori dal perimetro delle mura medicee, finalizzata a comprendere i paesaggi nei quali Grosseto ha avuto origine e si è sviluppato. Nei secoli che precedono la traslazione della sede vescovile (1138) nell’area intorno a Grosseto esistevano altri potenziali concorrenti che però non si svilupparono allo stesso modo, o furono precocemente abbandonati. Uno per tutti, il vicino castello di Poggio Cavolo. Ma attende ancora risposte chiare anche il vecchio problema dell’area rosellana, con i castelli di Canonica e Montecurliano.