L’immagine di Siena: le due città - Le vedute e le piante di Siena

La mostra, che vuole celebrare la IX Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, divisa in due sezioni è la prima di una serie che ripercorrerà, attraverso un panorama che per necessità dovrà avvalersi anche di contributi di collezioni private cittadine, l'aspetto della città dal passato ad oggi. Si tratta dello studio del luogo, delle strutture, e dei volti che hanno creato la morfologia urbana, da intendersi come sistema formale, sociale e geografico, che ha inciso profondamente sulla crescita della società locale. Alla luce di un nuovo millennio appare ancora più impellente interrogarsi sul significato della storia, anche la più recente e sul peso che tale significato ha avuto nei confronti dello sviluppo della collettività. Si avverte come non mai la necessità di una società trasformata, portatrice di nuovi valori di civiltà, che conservi l'umanità dell'uomo e non si offra soltanto a garantire la continuità della specie. La mostra si propone di dimostrare quel sistema di norme che hanno costruito una struttura, un modello, una gerarchia, poi capace di trasformarsi in arte o scienza sino a sfociare nel mito o nella leggenda. Ecco allora che il percorso non può che avere inizio dai Bottini, percorsi reali, ma immaginari come l'antico mondo degli Antipodi, che costituiscono infatti un aprioristico disegno della forma si Siena medievale.Le mappe offrono allo spettatore la vaga certezza che il reticolo dei condotti costituisca una realtà scientifica, inconciliabile con la vita di superficie, come nell'antichità avvenne per il mondo degli opposti.