Neorealismo fra tradizione e rivoluzione

Neorealismo fra tradizione e rivoluzione Ingrandisci

Visconti, De Sica e Zavattini verso nuove esperienze cinematografiche della realtà

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  • Autore: Guglielmo Moneti
  • Anno: 1999
  • Formato: 12,5 x 20,5 cm.
  • Pagine: pp. 224
  • ISBN: 88-7145-159-7

12,50 €

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Questo libro propone il neorealismo italiano come uno dei momenti forti della transizione verso il cinema moderno.

Accanto alla sopravvivenza di modelli tradizionali della narrazione e della visione, l’autore individua l’inizio di una dinamica di profondo rinnovamento delle modalità di costruzione del racconto e dell’immagine. In modo particolare, le analisi testuali dedicate a opere di Visconti e della coppia De Sica & Zavattini mostrano la crisi dei rapporti funzionali caratteristici del realismo classico. Si tratta essenzialmente dell’apertura di un’area di sospensione nelle concatenazioni organiche di percezione e azione, fra ambienti e comportamenti, su formazioni e trasformazioni. In Ossessione, l’immagine rivela le impressioni profonde che precedono l’agire vero e proprio e stanno all’origine degli stati di fatto determinati. In Sciuscià, gli eventi sono riconducibili a un fare propriamente infantile, inconsapevole e involontario. In Ladri di biciclette, il personaggio addirittura assume un comportamento tanto irrilevante da non produrre alcuna situazione definita e coerente. Ne La terra trema, la trasformazione non investe che l’interiorità del protagonista, con la contemplazione della sua presa di coscienza.

La perdita di fiducia in un mondo pienamente conoscibile, quindi compiutamente rappresentabile, si traduce nella ricerca di nuove esperienze cinematografiche della realtà, sempre più in grado di riflettere la polivalenza del reale e la complessità delle sue contraddizioni.

  • Autore Guglielmo Moneti
  • Anno 1999
  • Formato 12,5 x 20,5 cm.
  • Pagine pp. 224
  • ISBN 88-7145-159-7