Amici per le penne

Quando aprì gli occhi e si guardò intorno rimase sorpreso. Aveva pensato a lungo negli ultimi

giorni a come sarebbe stato là fuori, immaginato i colori e i profumi. Richiuse gli occhi per un

attimo, poi li aprì di nuovo, per essere certo che non stesse sognando.

Era vero, era tutto vero! Aveva bucato con fatica il suo guscio e ora era lì, con la testa fuori, sotto

i tiepidi raggi del sole primaverile, e ancora tutto il suo corpicino dentro. “Un ultimo sforzo” si disse

e, con un abile colpo di quella che sarebbe diventata a breve una splendida coda piumata, fu fuori,

seduto sulla paglia che mamma e papà avevano intrecciato per lui e i suoi fratelli. I raggi del sole scaldavano

le sue piccole ali… era così diverso da prima. Niente era più ovattato, i colori erano brillanti

e definiti, e i suoni… forse troppo forti per le sue giovani e inesperte orecchie. Lentamente girò la

testa e capì il perché di tanto rumore. Per la prima volta vide i suoi fratelli: erano tutti intorno a

mamma e papà, con il piccolo becco aperto, pronti a ricevere le bricioline che avevano trovato vicino

al loro nido. E di briciole, ben presto, capì che ce ne erano davvero molte vicino al nido!

Ad un tratto si fece ombra sopra di lui, si sentì sollevare con decisione da due ali morbide e forti e

subito dopo venne sommerso di baci.