Siena tra pietre e nuvole

Siena com'era, dal primo Novecento fino agli anni Trenta. Immagini incastonate sapientemente nell'obiettivo, ben equilibrate sulle gambe del cavalletto, eternate nello scatto da mani ferme, sviluppate in bianco e nero seppia nella camera oscura che sembra l'antro dell'alchimista, riprodotte su carta per ricondurre la Bellezza a dignitoso oggetto, grazie alla serialità blanda di stampe e cartoline [...]. La pratica fotografica vintage, così, è rimasta patrimonio di pochi professionisti, che inventano le icone del presente mixando tecniche vecchie e nuove. Dalla loro sensibilità nell'interpretare i soggetti lungo il crinale della dimensione spazio-tempo, nasce e si misura l'aura dell'opera d'arte. Le foto raccolte, scelte e commentate da Roberto Morrocchi e Mariolino Appiani quest'aura ce l'hanno. Mostrano i monumenti di una città sorpresa nel suo cristallizzarsi ineluttabile, dall'originale gotico trecentesco, fino al riuso neogotico ottocentesco del Partini, passando per le sontuose emergenze rinascimentali e barocche. Un cerchio che si è chiuso, virtuoso e piegato dalla nostalgia di un passato che era impossibile resuscitare. Dalla prefazione di Vincenzo Coli.