Dennis d’Etruria

Vita e viaggi dello scopritore degli Etruschi
- Autore: Dennis E. Rhodes
- Anno: 2007
- Formato: 15 x 21 cm.
- Pagine: 240 pp., ill
- ISBN: 88-7145-009-4
Vita e viaggi dello scopritore degli Etruschi
Al giorno d’oggi l’opera di George Dennis, Città e necropoli d’Etruria è probabilmente meno conosciuta in Inghilterra di quanto non lo fosse all’inizio del secolo, quando raggiunse l’ambìto riconoscimento di venire ristampata nell’Everyman’s Library (1907). In Francia, in Germania e in Italia, tuttavia, dove l’interesse per la civiltà etrusca è ancoro vigoroso, essa non ha mai cessato di essere considerata un classico. “Ancora oggi”, ha scritto di recente un eminente etruscologo, “non vi è un’introduzione migliore allo studio dell’antica Etruria della lettura di questo piccolo capolavoro; un secolo di vita non gli ha tolto nulla del suo fascino né del suo valore”.
Il duraturo valore archeologico dell’opera del Dennis ha la sua base nella completezza e nella precisione. La conoscenza che l’autore aveva dell’Etruria antica era al tempo stesso ampia e profonda ed egli ne descrive i luoghi con un’obiettività grafica che risulta tanto più preziosa oggi che moltissimo di quello che l’autore ha documentato è andato perduto. Ma, al di sopra di tutto, è l’abilità del Dennis a dilettare come a istruire, ciò che pone Città e necropoli a gran distanza dalle normali guide o dai manuali di archeologia e gli dà una qualità più umana e un più universale richiamo. Come è riposante, ad esempio, in questi giorni, in cui l’archeologia sembra sul punto di capitolare di fronte al computer, interrompere un giro delle rovine di Veii con una visita a una vicina capanna per osservare i pastori che ricavano la giornaliera razione di ricotta. Scene di genere come questa, insieme con le molte vivide illustrazioni dei paesaggi, rendono la lettura dell’opera dennisiana una gioia continua.
Un uomo, che riuscì a scrivere un’opera come questa, merita, senza alcun dubbio, che qualcuno scriva di lui; e a questo punto possiamo rilevare il fatto veramente strano, notato dal dottor Rhodes nella prefazione, che anche il Dictionary of National Biography non ne fa menzione. Ma può veramente essere – ci si domanda con una certa irriverenza – che il saggio di James Blatch Piggot Dennis, On the Mode of Flight of the Sterodactyles of the Coprolite bed near Cambridge, goda di una memoria a livello nazionale più meritoria di quella di Città e necropoli? Sia come sia, noi dobbiamo essere grati che George Dennis abbia finalmente trovato un degno biografo, che è riuscito a mettere insieme prove e testimonianze – impegno difficile riuscire a trovarle – con diligenza cosciente e a porle in evidenza con un’immediatezza e una semplicità che lo stesso Dennis avrebbe approvato. Ecco, una volta tanto, un libro che riempie veramente un vuoto.