Contrada della Chiocciola - L’oratorio dei SS. Pietro e Paolo
Restauri
- Autore: a cura di Narcisa Fargnoli
- Anno: 2006
- Formato: 21 x 29 cm.
- Pagine: 56 pp., ill.
- ISBN: 88-7145-237-1
Restauri
Il ciclo di restauri promosso dalla Contrada della Chiocciola su finanziamento della Banca Monte dei Paschi di Siena, oltre alle importanti tele che formano il patrimonio dell’oratorio di San Pietro e Paolo, ha compreso anche arredi diversi, a torto considerati di minore valore storico artistico, in realtà densi di significato perché fortemente legati alla storia religiosa e alla vita stessa del popolo di San Marco. Si tratta di due stendardi processionali, degli inizi dell’Ottocento, di foggia e contenuto diverso, e anche di diversa qualità pittorica, ma derivati da una stessa consuetudine, la partecipazione rituale a un importante avvenimento religioso, la processione della domenica in albis. Come già il Gigli annotava nel suo Diario senese la “domenica in albis deponendis” traeva il suo nome dallo spogliarsi degli abiti candidi da parte di coloro che si erano battezzati il sabato santo: si festeggiava con una solenne processione, seconda per importanza soltanto a quella del Corpus Domini. Un simulacro scelto dalla consorteria delle compagnie laicali senesi veniva portato su una grande e bella macchina insieme a qualche reliquia fino al duomo dove rimaneva otto giorni per essere poi riportata alla sua chiesa di origine.