Le vie del sacro

Culti e depositi votivi nella valle dell’Albegna
- Autore: a cura di Paola Rendini
- Anno: 2009
- Formato: 17 x 24 cm
- Pagine: 160
- ISBN: 978-88-7145-286-9
Culti e depositi votivi nella valle dell’Albegna
Troppo facile, prendere un argomento di costante interesse come quello che attiene l’eterno combattimento dell’umana fragilità contro la malattia, e la sterilità o, per converso, l’altrettanto umana aspirazione ad assicurarsi la salute e la prosperità, propria o dei propri armenti.
Dalla più remota preistoria a oggi, sotto ogni cielo, le vie del sacro sono quelle sulle quali scorre l’esistenza umana, e non si tratta, talora, di profonde credenze, quanto di un indomabile oscuro insieme di paura e speranza, di superstizione e di magia, di codici di comportamento sociale e di ostentazione di rispetto rituale.
Naturalmente in questo volume non si tratta solo di questo: altrimenti si avrebbe un libro di storia delle religioni o di antropologia culturale.
Questo è invece uno studio di archeologia, che raccoglie e illustra con precisione, chiarezza e scientificità una nutrita serie di oggetti che costituiscono la concretizzazione di tutto il vago pulsare verso l’interpretazione della grazia e lo scioglimento del voto.
La raccolta, spesso resa difficoltosa da saccheggi di santuari e da dispersione delle offerte, è un documento impagabile di storia dell’arte, dell’artigianato e della Cultura Antica, con particolare riferimento, alla valle dell’Albegna.
È infatti un’iniziativa espositiva del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto e del Museo Archeologico di Scansano, che ha dato occasione di riunire intorno a un tema di particolare interesse molti manufatti, che sono stati appositamente fatti oggetto di osservazione e di studio. Un’operazione di alto livello scientifico e, insieme, una nuova finestra aperta sull’archeologia, sulle credenze e sulla storia antica della Maremma di Grosseto, tale da rendere più che evidente che si tratta appena di un accenno di un ingentissimo patrimonio appena adombrato.
È anche una nuova bella pagina di collaborazione fra scienza e divulgazione, fra tutela e valorizzazione fra enti pubblici diversi ma con un unico obiettivo condiviso, quello di preservare l’antico e di aiutarne la lettura, nel presente e per il futuro.