Museo Archeologico e d’Arte della Maremma - Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto

Museo Archeologico e d’Arte della Maremma - Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto Ingrandisci
  • Autore: a cura di Mariagrazia Celuzza
  • Anno: 2007
  • Formato: 14 x 24 cm.
  • Pagine: 272 pp., ill
  • ISBN: 978-88-7145-265-4

15,00 €


La pubblicazione della Guida al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e al Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto assume un significato alto per Grosseto, in quanto essa fa il punto sull’istituzione culturale che, insieme alla Biblioteca Chelliana, costituisce il perno valoriale della città.

Dal punto di vista urbanistico Grosseto propone un suo profilo decisamente moderno, senza vistose tracce del passato: estesa per ampi spazi nelle periferie, anche all’interno della cinta muraria la sua struttura si presenta con i caratteri di un modesto decoro, lontano dalle suggestioni architettoniche tipiche del paesaggio urbano toscano e ricorrenti non solo nelle città più illustri, ma anche in tanti centri disseminati nelle sue province.

Ecco però che, in vistoso contrasto con tale fisionomia dal tono minore, spicca il pregio del Museo Archeologico e d’Arte della città, tanto ricco e prezioso da costituire un punto di eccellenza per l’intera Toscana. Come un tesoro offerto da un passato molto lontano e molto opulento per compensare la sobrietà del presente.

Diventa vitale, dunque, per Grosseto, valorizzare il suo Museo, metterne in evidenza una sua complessità che è dovuta alle stratificazioni non solo dei periodi cui i reperti risalgono, ma anche delle acquisizioni e delle loro modalità.

Valorizzare significa incoraggiare alla conoscenza, e si sa che questa operazione potrebbe essere destinata a fallire, se la si affrontasse con una proposta univoca o mirata solo a un certo tipo di pubblico, magari quello costituito da chi è già dentro alla questione dell’archeologia o comunque coltiva per studi personali questo tipo di scienza.

Se si vuole invece che il Museo entri nell’immaginario culturale della città, è necessario impegnarsi per parlare di esso allo studioso che viene a Grosseto proprio per visitarlo, ma anche al turista amante dell’arte o della storia, pur se non necessariamente preparato sugli Etruschi, o allo studente che vuole capire ma nonpuò percorrere tutti gli spazi museali, o a tutti coloro che hanno sensibilità varie e che desiderano un sostegno sicuro e al tempo stesso duttile, capace di invogliare a percorrere gli ariosi spazi del Museo, con la possibilità di soffermarsi a fondo davanti a un pezzo che colpisce particolarmente il gusto del singolo e di dedicare minore spazio ad altri reperti o periodi o ambienti, senza tuttavia privarsi dell’informazione di sintesi su di essi.

Aprire il Museo alla città, far affezionare a esso i cittadini, renderli orgogliosi di averlo come patrimonio comune, presentarlo a chi viene a Grosseto come una interessante e affascinante opportunità: questo deve essere una delle linee conduttrici della politica culturale per la città, potenziata oggi dalla preziosa Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e San Giovannino di Santi di Tito, donata a Grosseto dal collezionista antiquario Gianfranco Luzzetti, unita alla splendida mostra sul Barocco fiorentino, prima di una serie di anticipazioni della prestigiosa donazione Luzzetti.

La guida al Museo Archeologico e d’Arte e al Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto obbedisce proprio a questa logica e in tal senso si pone come mattone fondamentale per costruire la visibilità della prestigiosa istituzione culturale che essa così sapientemente viene a illustrare.

A Mariagrazia Celuzza e ai suoi numerosi e validi collaboratori l’apprezzamento dell’Amministrazione Comunale per l’alta professionalità con cui la guida è stata redatta.

All’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e alla Regione Toscana il ringraziamento per i generosi finanziamenti senza i quali non si sarebbe potuta realizzare un’opera così importante per la città di Grosseto.

  • Autore a cura di Mariagrazia Celuzza
  • Anno 2007
  • Formato 14 x 24 cm.
  • Pagine 272 pp., ill
  • ISBN 978-88-7145-265-4