Preziosi in oro, avorio, osso e corno
Arte e tecniche degli artigiani etruschi
- Autore: a cura di Edilberto Formigli
- Anno: 1995
- Formato: 17 x 24 cm.
- Pagine: 128 pp. ill.
- ISBN: 88-7145-099-X
Arte e tecniche degli artigiani etruschi
La produzione di gioielli è stata l’uso più antico che l’uomo ha fatto del metallo. E un’antica tecnica della gioielleria esercita tutt’oggi il suo fascino straordinario: la granulazione.
È una tecnica raffinata, che ha accompagnato le culture antiche attraverso i millenni. Essa consiste nell’attaccare in maniera invisibile delle piccolissime sferette su una base d’oro: il loro numero può raggiungere talvolta le centinaia di migliaia.
Ai gioielli antichi è oggi negata la possibilità di esprimersi nel proprio linguaggio specifico, essi non possono esercitare completamente il loro fascino, non possono più mostrare la loro vera bellezza. Senza i riflessi del sole nel movimento naturale, senza la pelle, i capelli, le vesti dell’uomo, sono stati trasformati in meri oggetti da esposizione.
D’altra parte, l’archeologia ha reso questi gioielli oggetti di studio descrivendoli, classificandoli, dando loro una collocazione nella scala cronologica, senza però riuscire a comprenderne appieno il “valore”. Questo sta infatti anche nell’apprezzamento dell’estremamente piccolo, godibile talvolta solo nell’osservazione al microscopio e nella conoscenza delle antiche tecniche di lavorazione. Solo recentemente si è cominciato a studiare i reperti come manufatti artigianali che possiedono una loro storia e una loro genealogia tecnica. E si è cominciato a ricostruire sperimentalmente le fasi della loro lavorazione, ricreando gli ambienti, gli strumenti e i metodi di lavoro, nel tentativo di ricondurre insieme teoria e pratica, la mente e il più antico strumento dell’uomo, le sue mani.